Birra e pistola, Esposito sparò per uccidere
Le motivazioni della Corte d’Appello per l’omicidio di Ivano Gritti, morto per un pitbull: non si è trattato di legittima difesa
In una mano teneva la pistola e nell’altra una birra. Così ha affrontato i carabinieri, allertati dai vicini. Era la notte del 9 gennaio 2018 e Ciro Esposito aveva appena sparato attraverso la porta a vetri della sua casa ai Frari, uccidendo l’amico di una vita Ivano Gritti.
Certamente poteva essersi sentito in pericolo, quando Gritti si era presentato a casa sua in piena notte insieme a un compagno, bussando con forza alla porta, fin quasi a scardinare la serratura,...
Pubblicato su La Nuova Venezia